tag:blogger.com,1999:blog-83443049451068600772023-11-16T03:03:44.992-08:00il piccolo mondo del bambinofavole, principi, principesse, castelli, giochi, fantasia, sorrisi, pianti, coccole e chi ne ha più ne metta!!! infondo non è poi così piccolo!!quanti di noi vorrebbero ritornare a quel mondo fantastico fatto di zucchero filato e cioccolato... dove tutto è un'avventura e una scoperta... in cui ci si può stupire di ogni cosa,e dove i problemi non esistono ancora..alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-52645467121998274092012-02-02T10:40:00.000-08:002012-02-02T10:56:41.129-08:00a volte fare tutto il possibile non basta....<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEW8xtS4Ak9LqYrkwwjsztaZ7aBQEJdjqZGg193rfKUmhpHOm_k5l5JUVchdZHixMvgPVEcb-xAKsJSEZROxHSQlcoRfPJHcFLBO9qr9qxTXC9lxG1_GgHD5gKSRr-KZ_wV3urv8jgqpU/s1600/cartoni_12.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEW8xtS4Ak9LqYrkwwjsztaZ7aBQEJdjqZGg193rfKUmhpHOm_k5l5JUVchdZHixMvgPVEcb-xAKsJSEZROxHSQlcoRfPJHcFLBO9qr9qxTXC9lxG1_GgHD5gKSRr-KZ_wV3urv8jgqpU/s320/cartoni_12.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704614149725373730" /></a><br />salve sono ritornata nel mio blog dopo 2 anni in seguito ad un incitamento via mail.. ciò di cui voglio parlarvi oggi è di qualcosa che non mi hanno insegnato i libri a scuola, ovvero il lavoro sul campo con i bambini. ultimamente dopo essermi laureata con 94 ho avuto l'occasione di fare esperienza in un doposcuola di una scuola materna, ed è proprio da questa esperienza che ho dedotto che il lavoro con i più piccoli non è affatto così semplice come ci descrivono i libri, dandoci una lista di regole su come comportarci. è molto difficile rapportarsi con loro specie quando hanno l'età delle elementari, e nel momento in cui sorge qualche problema con loro automaticamente sorge anche con i genitori. quindi questo la voro si può impararlo solo con la continua esperienza e l'incessante voglia di mettersi alla prova. durante la mia esperienza sono sorti alcuni problemi per quanto riguarda il mio rapporto con i genitori, a quanto pare appena sono arrivata sono partiti subito prevenuti nei miei confronti, con dei dubbi quindi erano già arrivate delle richieste di spostamento dalla mia classe. poi ieri è arrivato il colpo di grazia, cioè che non mi hanno rinnovato il contratto perchè molti genitori si rifiutavano di mandare i figli da me a fare i compiti.<br />io ce l'ho messa tutta per farmi apprezzare sia dai genitori che dai bambini, ho fatto il possibile ma a volte ciò non basta. per questo i libri possono servire per avere un punto di riferimento ma con l'esperienza impari che bisogna contare soprattutto sulle proprie capacità perchè non c'è nessun libro che ti insegna come educare e come comportarsi con delle creature così complicate come i bambini.alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-31475830043489320152010-06-18T13:48:00.000-07:002010-06-18T14:23:16.376-07:00il silenzio storiografico dell'infanzia.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8WurHsijNI5AAaoRoXFhZxhlDdaSfWdfENCi0lo88MSR1-NsiYvUcraDrHltN4KXIJThHAwMe_uBrq9wP1dMRm9JMqhU1IwtG27dmhVVBWhzkZNPGMyscuBVADcr5SMHP4qc7Tr2DCM/s1600/bambinianneganopoverianfj4.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 125px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8WurHsijNI5AAaoRoXFhZxhlDdaSfWdfENCi0lo88MSR1-NsiYvUcraDrHltN4KXIJThHAwMe_uBrq9wP1dMRm9JMqhU1IwtG27dmhVVBWhzkZNPGMyscuBVADcr5SMHP4qc7Tr2DCM/s200/bambinianneganopoverianfj4.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5484226441220233890" /></a><br />che cos'è l'infanzia? al giorno d'oggi ci verrebbe facile dire "quel periodo in cui il bambino è curato dai propri genitori oppure quel momento felice della vita in cui tutto è gioco e nuovo",agli occhi di un uomo moderno, dell'Occidente, tali parole possono sembrare scontate, d'altra parte l'uomo medievale si sarebbe stupito di quanta attenzione diamo ai bambini, ma sorattutto della parola che noi usiamo per definirlo: "Infanzia", cosa per lui sconosciuta.<br />i bambini nella storia sono sempre esistiti, il problema è sempre stato quello di riconoscere che questi esseri deboli e innocenti non nascono già preparati alla vita, non sono maturi senza un periodo di preparazione.<br /> quindi oltre all'adultità, occorreva un periodo evolutivo precedente, preparatorio, esporativo, proprio del bambino, distinto da quello dell'adulto: l'infanzia come la conosciamo oggi.<br />nel medioevo il bambino appena usciva dalle fascie entrava subito a far parte del mondo degli adulti sia nel lavoro, nei giochi,nei costumi, che nelle usanze come afferma Aries nell'opera "Padri e figli nell'età Medievale e Moderna".<br />il problema di fondo è sempre stato quello di riconoscere che il bambino era diverso dall'adulto, non era uguale ad esso perciò richiedeva esigenze diverse.<br />quindi poichè gli adulti ritenevano i bambini al pari loro, non vi era questo bisogno di isolare il tempo infantile, nel quale potesse agire e sentire, non come un adulto in miniatura, bensì come un bambino. ecco perchè, nel Medioevo soprattutto, non ci si occuppa dei bambini e delle loro esistenze,poichè paragonate a quelle adulte. potete stupirvi quindi del fatto che alcuni diritti infantili ritenuti oggi inviolabili e scontati, come l'alimentazione sana, la cura, la scuola e la protezione non siano stati sempre scontati nella storia. <br />un'infanzia debole, protetta, curata ed educata è dei nostri giorni, grazie alle carte dei diritti umani e dell'infanzia, le quali risvegliano le coscienze e la sensibilità popolare verso questa creatura indifesa.alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-3871011781839642832010-05-27T14:51:00.000-07:002010-05-27T15:15:33.204-07:00il Nido non ha nulla a che vedere con l'assistenza.....<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguEotoXpA0rPV65QQE1lVcAIhhyCvY6VwIEgKB3N_QQawov9ROrXgYZNjM6pd_kEWV9U51Wx7GWTwMqdqofDsEPZNquhAb8T5_TAeUgetZY021WW80taW3sf3Q3eI38Kgi5A55vIxgs1w/s1600/986764698.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 180px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguEotoXpA0rPV65QQE1lVcAIhhyCvY6VwIEgKB3N_QQawov9ROrXgYZNjM6pd_kEWV9U51Wx7GWTwMqdqofDsEPZNquhAb8T5_TAeUgetZY021WW80taW3sf3Q3eI38Kgi5A55vIxgs1w/s200/986764698.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5476076970402503442" /></a><br />Nella storia si sono perseguite molte lotte perchè l'infanzia venisse a galla, in un mondo ostile, macchiato dalle guerre e dalla povertà, in cui il bambino sembrava non esistere, non contare, non solo dal punto di vista giuridico, ma anche famigliare: il bambino non era bambino bensì "un adulto in miniatura" che lavorava per contribuire, l'infanzia non esisteva come mondo a sè stante, con proprie esigenze, con propri diritti, con proprie caratteristiche ma solamente in relazione a quello dell'adulto.<br />Il fatto che il bambino abbia diritto a giocare, ad andare a scuola, a mangiare in modo equilibrato, ad un ambiente sano non è sempre stato scontato come oggi. per questo sono state fatte molte battaglie in nome di un bambino felice e sereno. e come ne sono state fatte perchè ci fossero delle istituzioni volte all'educazione del bambino. il punto della questione è che queste istituzioni sono nate non per il bambino stesso, non per educarlo ma per assisterlo mentre la mamma era a lavorare. io noto che nonostante i grandi passi fatti dalla psicologia, i quali hanno riscontrato nel bambino delle capacità ad apprendere, e dalla padagogia che proclamano l'asilo ndo come istuzione educativa, in cui il bambino impara a stare al mondo,tutto sia rimasto come allora!! molti genitori non portano il bambino al nido perchè non ritenuto importante, oppure lo portano ma solo per necessità di lavoro, per avere un posto dove possano assisterlo... ma dobbiamo renderci conto che il nido con l'assistenza ormai non c'entra più nulla, il nido dev'essere considerato una tappa preparatoria alla scuola dell'infanzia essenziale non un semplice parcheggio...alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-31242162150263840632010-03-06T04:30:00.000-08:002010-03-06T04:47:48.977-08:00ogni bambino porta con se un mondo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX-VUpBXu_OZncKSLGNtE1vj8XAFhHIe-OIhgODoqffQ86NA_i5Z-fLWOCwb-xwKG8XviKSi_NFM-pOagOpnasx0igHvKWsNs3BAWF2JoJZnSfAP7J9U3ISB8OVx4p0dXEarrtZy4GFwk/s1600-h/1351432758.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 180px; height: 136px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX-VUpBXu_OZncKSLGNtE1vj8XAFhHIe-OIhgODoqffQ86NA_i5Z-fLWOCwb-xwKG8XviKSi_NFM-pOagOpnasx0igHvKWsNs3BAWF2JoJZnSfAP7J9U3ISB8OVx4p0dXEarrtZy4GFwk/s200/1351432758.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5445501678830096338" /></a><br />Quando entriamo in un asilo ci troviamo davanti tanti bambini che apparentemente ci possono sembrare tutti sullo stesso piano, tutti uguali. <br />Poi ci accorgiamo con il passare del tempo che ogni bambino ci porta un sorriso diverso, una parola diversa, un modo di fare,un modo di mangiare, di dormire ecc ecc e ci rendiamo conto che non possiamo comportarci nello stesso modo con tutti, non possiamo parlare allo stesso modo con tutti; <br />non esiste la ricetta perfetta per avere a che fare con un bambino, proprio perchè ognuno di essi nel momento in cui entra al nido porta una sua storia, un suo modo di porsi, e di pensare.<br />per questo motivo al nido non si può pensare in termini rigidi, e standarizzati bensì flessibili; sapersi adattare a ogni bambino che ci troviamo davanti, attenzione però!! ciò non significa sottomettersi al bambino, e permettere che sia lui a commandare la situazione, ma qui si sta parlando di saper educare secondo le caratteristiche personali del bambino,saper costruire un percorso adatto a lui,con degli ostacoli alla sua portata... non potremmo mai pensare di costruire un percorso valido per tutti, volto a raggiungere un obiettivo educativo; questo perchè ogni bambino possiede un proprio modo di approciarsi al sapere e all'apprendimento, e poi soprattutto perchè queste creature prima di essere bambini sono esseri umani che si diversificano l'un l'altro; il nostro lavoro sta proprio in questo. nel constatare questa importante regola; cioè che non è possibile esercitare un educazione per tutti..alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-17942813763122437142010-02-24T01:04:00.001-08:002010-02-25T00:59:42.884-08:00l'educatore non è un lavoro da tutti....<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkRxALLlQRHx_0MrGX4qoORGjX7c5QsOxrSr-7I2hBZOA53hOysrmjehq0YcH4kvBzLkNjYrGK3Q16wBLMZjrxx18TZxIF9M6ireML-pa_xg0JxenWaIuZ7-WBkEo_Qc0RuinmR_kjRd0/s1600-h/206625_DD4EXCJLCHBPMNTDIWMCTPCDL2J52A_foto_bambini_15_H124953_L.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkRxALLlQRHx_0MrGX4qoORGjX7c5QsOxrSr-7I2hBZOA53hOysrmjehq0YcH4kvBzLkNjYrGK3Q16wBLMZjrxx18TZxIF9M6ireML-pa_xg0JxenWaIuZ7-WBkEo_Qc0RuinmR_kjRd0/s200/206625_DD4EXCJLCHBPMNTDIWMCTPCDL2J52A_foto_bambini_15_H124953_L.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442103133425845282" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9SjlVFdn-xT5LtoFilZQ3bznImsIZhpantQEpdr5yonDJvjcoMXNMnUWq65oryPoTmA6Z37OMn-4XbN6obDJuIIKIX7cMENVuD2ZTcCQMwUhTIz6Xck2PZGtHuzgwbqfKqs0A-vekQZ4/s1600-h/merkato-bambini-2.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 186px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9SjlVFdn-xT5LtoFilZQ3bznImsIZhpantQEpdr5yonDJvjcoMXNMnUWq65oryPoTmA6Z37OMn-4XbN6obDJuIIKIX7cMENVuD2ZTcCQMwUhTIz6Xck2PZGtHuzgwbqfKqs0A-vekQZ4/s200/merkato-bambini-2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442103018090426722" /></a><br />quante volte ci sentiamo dire che per fare il nostro lavoro non servono tre anni di specializzazione? oppure che per cambiare dei pannolini non serve una laurea? o addirittura che fare l'educatore è uno dei lavori più semplici che esista? io sento queste cose tutti i giorni e penso: o la gente è stupida e non riflette su quello che dice oppure sta tutto nella nostra società, che non riconosce l'importanza del nostro lavoro. Le due cose si collegano molto perchè alla fine è la società che detta i nostri modi di vivere e di pensare.<br />molti non si rendono conto che dall'educazione ricevuta dipende poi lo svolgersi della vita futura. quindi se queste persone ora sono quello che sono è proprio merito dell'educazione che hanno ricevuto. <br />Ciò vi sembra una responsabilità da poco?? vi sembra così semplice educare(dar forma) un individuo perchè possa condurre una vita felice e giusta... è così semplice insegnare a vivere e a farsi strada da soli? <br />e fare questo è forse più semplice che fare l'ingegnere? che una volta imparate tutte le formule matematiche che ci sono da sapere non deve fare altro che applicarle al lavoro... l'educatore ha le formulette scritte già fatte e pronte per lavorare con un bambino?...<br />in parole povere l'educatore non è mestiere da tutti, non solo per le competenze scritte nei post precedenti, ma anche perchè chi fa l'educatore è pronto a prendersi la responsabilità della vita di un bambino, è pronto al rischio e alle sfide che l'educazione da ogni giorno, chi è pronto all'imprevisto che l'individuo ci porta ogni giorno...<br />vorrei soprattutto vedere chi è pronto a svolgere un lavoro in cui ogni tuo gesto, ogni tua parola, e ogni tuo pensiero ha valore per la persona che si sffida completamente a te perchè tu gli insegni a vivere....<br />tutto questo lo fa anche un genitore starete dicendo... ma chiedete a loro se ciò è facile.. quindi morale della favola; educare non significa solo un paio di date da ricordare in una lezione di storia, o cambiare solo un pannolino (che poi anche questo ha una sua valenza educativa)vuoldire ben altro, insegnare a vivere, a relazionarsi con gli altri, a camminare da soli, a evitare le cattive strade della vita.. <br />a quanto ho capito solo chi se ne occupa, e chi la studia tutto il giorno può capire di cosa parlo... perciò prima di parlare è sempre meglio conoscere di cosa si sta parlando: dell'educazione di un bambino. altrimenti meglio star zitti no?!alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-68919941079907867732010-02-24T00:28:00.000-08:002010-02-24T01:03:35.175-08:00lavorare su se stessi prima che con i bambini.....<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbUb3onUDhwBYr6vuNeQfB1NooIEx3srjYDbTPCebciASKfiSF22905k5S8k5cVp-kjXnP__9FQsZweOshW0V4h-pYhO-MNEPJkwUu2jq_eVHl34caOyrKQcQE4TbrJRdGX-uH0ifmxU/s1600-h/7.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbUb3onUDhwBYr6vuNeQfB1NooIEx3srjYDbTPCebciASKfiSF22905k5S8k5cVp-kjXnP__9FQsZweOshW0V4h-pYhO-MNEPJkwUu2jq_eVHl34caOyrKQcQE4TbrJRdGX-uH0ifmxU/s200/7.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441733048258928178" /></a><br />lavorare al nido è forse una delle professioni in cui vi si chiede non solo un forte investimento fisico ma soprattutto emotivo-psicologico.<br />infatti molto spesso nei manuali di pedagogia della famiglia, di programmazione e valutazione educativa ecc leggiamo che la professione dell'educatore più che fondarsi su competenze tecnico-professionali(che comunque devono esserci, si caratterizza principalmente per doti empatiche, relazionali, comunicative, emozionali.... quindi l'educatore, prima di saper accudire il bambino in tutti i suoi bisogni biologici, deve sapersi relazionare con le persone, saper controllare le proprie emozioni in modo che i bambini non le percepiscano soprattutto se sono negative, e soprattutto, cosa molto importante, saper ascolare; senza pregiudizi o giudizi, perchè in tal modo non riuscirebbe a capire, a vedere le risorse di cui può servirsi per il proprio lavoro di "miglioramento dell'individuo", di "dar forma" all'individuo. come starete pensando; "ma a noi tutte queste frasi fatte a cosa possono servirci? tutti questi accorgimanti preconfezionati a cosa servono detti così?... <br />come ho detto all'inizio queste cose le troviamo nei manuali del "perfetto educatore",i quali ci dicono come dovrebbe essere l'educatore secondo le recenti teorie pedagogiche, ma è ovvio che l'educatore, prima che un professionista dell'educazione, è una persona, che nel suo percorso professionale fa degli errori dai quali impara,ma soprattutto alle sue spalle ha una storia, fatta di valori nei quali crede, i quali defiscono molto la professione dell'educatore,e sta proprio a quest'ultimo lavorare su se stesso perchè queste sue credenze non contrastino il suo lavoro di educatore. quando parliamo di<strong> lavoro su di se </strong> facciamo riferimento alla riflessione che l'educatore ha bisogno di fare su se stesso per imparare a controllare le proprie emozioni negative(lasciarle fuori dall'asilo),i propri sentimenti e ad annullare completamente il proprio giudizio prodotto dalle proprie credenze, queste defiscono molto l'educatore ma bisogna anche sapere quando è giusto farle emergere o meno, perchè quando un genitore ci racconta la propria storia, il proprio foglio, poichè è una risorsa molto importante per il nostro lavoro,noi dobbiamo saper sgomberare la nostra mente da tutto e affrontare la situazione in modo professionale.alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-2054989197069498632010-01-13T00:48:00.000-08:002010-01-13T01:08:34.604-08:00un viaggio nel mondo dei cartoni per l'infanzia... Pingù<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcTqtx3nI2TKKfmn-m_8aj7JL1Y47Pql2xA4qztFcmL081fd1sfIdKT93JHWBpRo80-jQW2zsSjZs6BGofcUFEjGZ0SpRjTspRLOVL-TCsPeNk54QMEZ3BTp6huQyo-roBHT8H3rp372c/s1600-h/pingu.gif"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 185px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcTqtx3nI2TKKfmn-m_8aj7JL1Y47Pql2xA4qztFcmL081fd1sfIdKT93JHWBpRo80-jQW2zsSjZs6BGofcUFEjGZ0SpRjTspRLOVL-TCsPeNk54QMEZ3BTp6huQyo-roBHT8H3rp372c/s200/pingu.gif" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426148740078838098" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje04os6Iw_XqEhntGtSYvIyYMX03y6fN-E108TsI5WA20RafBmKezYMtNNy6FqyodfANMjCWSsmjJgYwKkXtvzhFHmS2ND_CrRRAQrJiX43yU7U5_HCPgguSZcTOPf6Jh4e4rgUlWj82o/s1600-h/pingu.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje04os6Iw_XqEhntGtSYvIyYMX03y6fN-E108TsI5WA20RafBmKezYMtNNy6FqyodfANMjCWSsmjJgYwKkXtvzhFHmS2ND_CrRRAQrJiX43yU7U5_HCPgguSZcTOPf6Jh4e4rgUlWj82o/s320/pingu.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426148608885761746" /></a><br />la nostra infanzia, almeno per quelli della mia generazione, è stata caratterizzata non solo di esplorazione, scoperte, coccole, giochi ma anche di cartoni animati. <br />tra questi voglio prendere in considerazione "Pingù" che sarà oggetto del progetto che porterò all'esame di Programmazione e valutazione educativa,<br />perchè fare di Pingu un progetton educativo finalizzato all'autonomia del bambino?<br />parchè Pingu è educativo?<br />come sapete Pingu è un simpatico pinguino, che sembra fatto di pongo come nei cartoni per i bambini, che vive al Polo Nord con la sua famiglia.<br />nelle avventure di Pingu, il pinguino si cimenta nelle cose quotidiane, che succedono in famiglia tutti i giorni.<br />quindi il bambino ha anche la possibilità di vedere quello che succede nella vita di tutti giorni, divertendosi.<br />cosa molto importante Pingù non parla nella storia, ma emette solamente dei versi, questa è un'idea geniale a mio avviso perchè quante volte abbiamo sentito il nostro fratellino, il nostro cuginetto piccolo raccontarci "ho visto il cartone di Winny Pooh e c'era EyOur che faceva...." "ho visto i fantastici 4 e c'era quello fatto di pietra che faceva...." al bambino non interessano le parole, ma le azioni i fatti soprattutto quando sono molto piccoli, e non sanno parlare.<br />un ultima cosa è che i personaggi sembrano fatti di pongo, e simpatici giusto proprio per un bambino piccolo che lo usa spesso...alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-38600206849569062212010-01-11T02:10:00.000-08:002010-01-11T02:30:54.279-08:00i genitori.... lo scoglio più grande<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYOglwOZV4ijPSZ7qlsFndHPPOuyzfPTlrnBeSJiG84ogymKHiAkvTzj-bZU_STLLl3ysh7zjXbMaEQcCDrpAq423y2IqYl3k-YmCeKAnOHBdjZgX5XcoDMzfTvmx77GXOXJsSHMZV7A8/s1600-h/famiglia_51230.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 323px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYOglwOZV4ijPSZ7qlsFndHPPOuyzfPTlrnBeSJiG84ogymKHiAkvTzj-bZU_STLLl3ysh7zjXbMaEQcCDrpAq423y2IqYl3k-YmCeKAnOHBdjZgX5XcoDMzfTvmx77GXOXJsSHMZV7A8/s400/famiglia_51230.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5425427808072437298" /></a><br /><br />molte volte sentiamo dire da molte educatrici di nido che i genitori sono molto difficili da gestire....<br />non sempre è tutto rosa e fiori come vogliono farci credere i libri su cui studiamo : "se si instaura una relazione di fiducia con i genitori si evitano le conflittualità" oppure "se i genitori vengono considerati competenti si sentono più accolti e ascoltati" , diciamo nozioni preconfezionate pronte all'uso...<br />ma in educazione non funziona così, come in tutte le cose esiste, ma molto di più in una professione di questo tipo, l'imprevisto, l'inconveniente che molte volte rompe...<br />per questo l'educatore non deve avere una mentalità rigida, statica fissata solamente su ciò che legge nei libri, perchè altrimenti farà una confusione pazzesca!! dire che l'educatore è promotore del cambiamento è molto diverso da vederlo sul campo...<br />quindi l'educatore deve "armarsi" non solo ed esclusivamente di libri, ma per la maggior parte di esperienza....<br />con i genitori è la stessa cosa, avete presente quando si dice "fare la gavetta", prima di arrivare ad instaurare la cosìdetta relazione di fiducia dobbiamo passarne di conflitti, di batoste, di insulti anche a volte...<br />inutile che in questo post come ho fatto in quelli precedenti stia a dirvi le cose scritte sul libro: l'unico consiglio che posso darvi è di collaborare con i genitori per il bene del bambino in questione e di cercare di farlo in tutti modi poi se il genitore porta via il bambino dal nido è una sua scelta voi avete fatto tutto il possibile, avete fatto il vostro lavoro ed è questo l'importante.<br />l'importante è anche rialzarsi dopo una sconfitta con un'armatura più grossaalixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-15712915579840870602009-12-01T03:57:00.000-08:002009-12-01T04:11:49.418-08:00che cosa devo fare con mio figlio?...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg14fvtlBqa9E5FZqEgKlS16yL3GORbEkz64XxF8FyushgVGcsNFbKwNi5E4A2ubrtLqPw6BXPx4LiUxohtQMbTis8c4_m481RxsgLqW5xJgsHvRGeww1Yt3k_TEGlBjjvMsO3ewjZSi_g/s1600/PL090~France-Posters.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 318px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg14fvtlBqa9E5FZqEgKlS16yL3GORbEkz64XxF8FyushgVGcsNFbKwNi5E4A2ubrtLqPw6BXPx4LiUxohtQMbTis8c4_m481RxsgLqW5xJgsHvRGeww1Yt3k_TEGlBjjvMsO3ewjZSi_g/s400/PL090~France-Posters.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5410239322311192162" /></a><br />molte volte all'asilo e non solo possono capitarci genitori che ci portano questa domanda, cosa rispondere? niente.<br />dico questo perchè? perchè rispondendo, come fanno di solito molti insegnanti, con un consiglio preconfezionato,o una ricettina estrapolata da un manuale del perfetto genitore non faremo altro che creare dipendenza nei genitori che abbiamo davanti, invece noi educatori lavoriamo per la nostra estinzione, perchè la persona possa farsi da se, possa camminare con le proprie gambe... tutto ciò può essere fatto non rispondendo con una frasetta ad effetto, ma mettendomi nella stessa posizione del genitore che deve capire, e cercare di trovare la soluzione assieme...<br />dobbiamo soprattutto far capire al genitore le competenze che possiede e aiutarlo ad usarle in modo consapevole...<br />inoltre la richiesta che il genitore ci pone non deve essere bollata da noi esperti dell'educazione come delega, per cui il genitore viene da me perchè non è capace di fare il proprio dovere allora meglio che lo rimetta in riga, ma dev'essere presa come un gesto di comprensione del genitore, che capisce che fare il genitore, ed educare non è un lavoro per una sola persona ma occorre una collaborazione, è una richiesta di aiuto consapevole, non è un adagiamento del genitore...alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-44860351639378188562009-11-20T11:27:00.000-08:002009-11-20T12:00:49.184-08:00come dovrebbe essere...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGW4ZThS8TsKCMNgAW5gW2ZmnD8AfTJybaLMTICu9GqqXtYRDP_IRG8DnxxuxRUs5VhdFgVoXCJbdI0qVqSCSWifDL9_BL6yqBHF8vjzAsWDRGnKIAp-VSn1aqZ-nsy9QL36HM0FBrQ7g/s1600/986764698.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 180px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGW4ZThS8TsKCMNgAW5gW2ZmnD8AfTJybaLMTICu9GqqXtYRDP_IRG8DnxxuxRUs5VhdFgVoXCJbdI0qVqSCSWifDL9_BL6yqBHF8vjzAsWDRGnKIAp-VSn1aqZ-nsy9QL36HM0FBrQ7g/s400/986764698.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5406278218179119810" /></a><br />in tutti i libri che ho avuto modo di studiare per l'esame di pedagogia della famiglia ho potuto constatare e rendermi conto che il lavoro al nido non è cosa da tutti, quando io pensavo che appena finito il liceo avrei potuto benissimo lavorarci senza alcuna difficoltà. <br />ma sostenendo il corso della professoressa Zanon mi sono resa conto che sarei andata solo per creare problemi, ho appreso degli accorgimenti molto basilari che io a essere sincera non avrei pensato servissero.<br />ho potuto anche rendermi conto che l'educatore non è un lavoro qualsiasi come tutti gli altri e più semplice di qualunque altro lavoro come molti mi avevano detto...<br />è una professione molto difficile, e dispendiosa perchè in questo lavoro non investi solo le tue energie fisiche ma anche psicologiche, ma soprattutto emotive perchè in questo lavoro ci sei dentro completamente; non solo come professionista dell'educazione ma anche come come persona...<br />l'educazione è un lavoro molto delicato, da questa dipende la vita dell'individuo quindi dev'essere trattato con la massima cura e delicatezza,per questo occorrono professionisti non solo preparati dal punto di vista tecnico ma anche dal lato interno, emozionale; l'educatore di nido deve possedere non solo basi tecniche ma anche dispositivi interni, che possono essere attivati solamente con un grosso lavoro verso se stesso; la sospensione del giudizio, la comprensione del genitore in qualsiasi situazione ci si pinga davanti, fare silenzio e ascoltare, considerare il genitore non come un estraneo che non può servirci in alcun modo per il nostro lavoro con i bambini, ma come una componente neccessaria; il genitore è il maggior esperto del proprio figlio, dopo il pediatra, lo psicologo e la dottoressa e con loro che dobbiamo collaborare prima di tutto per la crescita del bambino, dobbiamo renderceli amici non nemici inchiodandoli nelle loro responsabilità e dicendogli come un libro prestampato per il bravo genitore quello che deve fare, noi dobbiamo raggiungere il genitore non cambiarlo e instaurare una relazione di fiducia che non è immediata e non è nemmeno detto che funzioni perchè siamo persone le cose non possono sempre andare come c'è scritto sui libri. Io tutto questo non lo sapevo e ho anche notato che difronte a delle situazioni genitoriali che la prof ci presentava io facevo una fatica enorme a non avere pregiudizi e a mettermi in un ottica di benevolenza e positiva, per questo io ritengo che bisogna lavorare molto su se stessi perchè i pregiudizi non ci chiudano in un'illusione soli con la nostra visione che non ci fa vedere ciò che c'è di buono in quel genitore e in quel bambino, in modo che poi noi ci mettiamo in una posizione istruttiva e non lasciamo spazio al racconto del genitore che è la cosa da cui noi dobbiamo partire per aiutare il bambino.. così dovrebbe essere il lavoro di un educatore che naturalmente non è immediato ma il frutto di un lavoro una riflessione lunga su se stessi ma io ho sempre visto purtroppo educatori fare i professori davanti ai genitori senza tener conto della situazione del genitore... per questo mi sono molto instranita quando sentivo queste parole.alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-57700608600229794872009-11-03T03:06:00.000-08:002009-11-03T03:21:24.387-08:00la pedagogia della famiglia... il lavoro al nido<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9cnes1jmkwc9XN26vUomZPR79hOJ95qH9KmMIOKcwBMVxVNLsOzfc9kIGtPx6FQd8nxCXBhDJZ4dqtuEQ8pmW472AW1a4NfY-IWAr_Cg8EJkJ_Za3RxogdfUxploE_zwy-PU4Lt7wJio/s1600-h/ITF104026.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 113px; height: 170px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9cnes1jmkwc9XN26vUomZPR79hOJ95qH9KmMIOKcwBMVxVNLsOzfc9kIGtPx6FQd8nxCXBhDJZ4dqtuEQ8pmW472AW1a4NfY-IWAr_Cg8EJkJ_Za3RxogdfUxploE_zwy-PU4Lt7wJio/s320/ITF104026.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5399835921449165042" /></a><br /><br />ciao a tutti come avrete visto è da un bel pò di tempo che non scrivo nel mio blog...<br />beh ora sono tornata perchè voglio dedicare la seconda sezione del mio blog alla professione che molto probabilmente farò dopo la laurea, l'educatrice di nido..<br />ci interesserremo principalmente di temi che sto affrontando quest'anno(2) molto vicini a questo lavoro; non si tratterà solo di teorie ma anche di consigli pratici per lavorare al nido e a contatto con le famiglie dei bambini che ci troveremo davanti tutti i giorni: parleremo dell'importantissima relazione di paternariato,del colloquio con i genitori, i problemi, le difficoltà di ogni giorno...<br />e tutto quello che riguarda il lavoro di educatore di nido..<br />daremo molto spazio soprattutto al rapporto con i genitori, e a quali dispositivi dobbiamo avere perchè questo sia saldo e equilibrato, cosa molto importante per la crescita del bambino, perchè come vedremo quando ci occupiamo di un bambino ci occuppiamo anche dei suoi genitori, il lavoro con i genitori è una componente molto importante affinchè i nostri interventi educativi vadano a buon fine...<br />perciò tratteremo di educazione famigliare, di pedagogia della famiglia, che ci aiuterà a capire come instaurare una buona relazione di paternariato e come rendere i genitori più consapevoli e aiutarli nel loro compito educativo verso il figlio.alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-5628572921974059022009-05-13T03:44:00.000-07:002009-05-13T04:06:40.337-07:00la socializzazione<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYn0KKg0leKkD0BmtWRVE3FAffIhIrDg1oG4vpYP5IbqMCXJvIIP-TgFDY-rLAZUbg7njl5I1a6fYv3tYZv8a1bg1mr8RqhxGBShKjz3RYKDZw8l-rKdrvdDRljm55kQMQ8Qjt3VrnLkU/s1600-h/ITF104033.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5335262866395724722" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 237px; CURSOR: hand; HEIGHT: 194px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYn0KKg0leKkD0BmtWRVE3FAffIhIrDg1oG4vpYP5IbqMCXJvIIP-TgFDY-rLAZUbg7njl5I1a6fYv3tYZv8a1bg1mr8RqhxGBShKjz3RYKDZw8l-rKdrvdDRljm55kQMQ8Qjt3VrnLkU/s320/ITF104033.jpg" border="0" /></a><span style="font-family:Trebuchet MS;">Nella vita e nel piccolo mondo del bambino merita una certa attenzione il processo che struttura tutto il corso della vita infantile: la socializzazione.</span> <div><span style="font-family:Trebuchet MS;">quest'ultima si suddivide in due punti: la socializzazione primaria, la quale comprende tutta quella serie di orientamenti e comportamenti appresi nell'ambiente famigliare-domestico.</span></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">quella fase in cui il bambino crede che tutto sia possibile.</span></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">Egli sviluppa una concezione del tutto positiva della realtà, questo perchè egli pensa <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgffQUBMlOfTI_YedKH5GlbMWnXcs78idH1NOTPkcrTmIrShkamSsUl9bz2dbLVEfYSwE2v7JHNNnhNh0NbHAG0o-m2jeiyNXR5lHDvkt7wMdFtndRGcyNUlLcSinROZh46LoOWU3L8LR0/s1600-h/ITF104021.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5335263032887964962" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 148px; CURSOR: hand; HEIGHT: 199px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgffQUBMlOfTI_YedKH5GlbMWnXcs78idH1NOTPkcrTmIrShkamSsUl9bz2dbLVEfYSwE2v7JHNNnhNh0NbHAG0o-m2jeiyNXR5lHDvkt7wMdFtndRGcyNUlLcSinROZh46LoOWU3L8LR0/s320/ITF104021.jpg" border="0" /></a>che l'unica rappresentazione del mondo sia quella inculcatagli dall'unica autorità vera per il bambino in questa fase: i genitori..</span></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">è nella fase successiva che il bambino apprende la vera faccia del mondo che gli sta intorno; nella cosìdetta socializzazione secondaria.</span><span style="font-family:Trebuchet MS;">egli comincia ad apprendere che la rappresentazione genitoriale non è l'unica, apprende che la vita non è proprio una passeggiata, che nessuno ti regala nulla, capisce che la vita non è fatta solo di piaceri e belle cose ma anche di sopprusi, e ingiustizie.</span></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">così il bambino passata la crisi in cui ciò che si è appreso in famiglia si scontra con quello che si acquisisce al di fuori, comincia a vivere in società e a farsi la propria costruzione personale della realtà guardandosi intorno...</span></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">quindi abbiamo ben capito che la socializzazione non è solo quella capacità di relazionarsi con l'altro come la intende il senso comune bensì dal punto di vista sociologico tutti quei processi che concorrono all'inserimento nella società dell'individuo soprattutto in chiave educativa.</span><br /></div><div><span style="font-family:Trebuchet MS;">Quello che io mi domando è è vero tutto questo? nel senso lìindividuo apprende davvero tutte le nozioni che gli possono servire per affrontare la società e i suoi problemi? il ragazzo quando esce dall'ambiente formativo per inserirsi in quello lavorativo è pronto per affrontare autonomamente le sfide della società o apprenderà queste capacità tramite l'esperienza?</span> </div></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-37644258781649192212009-05-11T00:34:00.000-07:002009-05-11T06:59:29.019-07:00eccessivo protezionismo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWjZlZMfuzuDPIfaPNrVqLuF37_GSTozHX3u4zZZ0Ssf9XPccVMetS9mbmyz_YSWWks3oudM8EwdEr_ZCHrg2UFwoEU98B5dh1aOzlNswZnMqAJ_NMISjPKQmh1rOYO5s2y26dJybDO7A/s1600-h/PL090~France-Posters.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334565674213145730" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 254px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWjZlZMfuzuDPIfaPNrVqLuF37_GSTozHX3u4zZZ0Ssf9XPccVMetS9mbmyz_YSWWks3oudM8EwdEr_ZCHrg2UFwoEU98B5dh1aOzlNswZnMqAJ_NMISjPKQmh1rOYO5s2y26dJybDO7A/s320/PL090~France-Posters.jpg" border="0" /></a><br /><div>io sia vivendo nella realtà di casa mia che quella al di fuori mi rendo conto che al giorno d'oggi i genitori sono sempre più possessivi e iperprottetivi nei confronti dei loro figli, ma soprattutto questa fase dura quasi fino alla maturità se non di più....</div><br /><div>colpa delle mamme troppo coccolone e gelose dei loro figli? della tv che non racconta altro che disgrazie? o forse è proprio l'essere umano fatto così? e quindi fa parte della nostra natura voler essere protetti e proteggere qualcuno?</div><br /><div>così facendo comunque si rischia di far crescere il bambino in un mondo fatto puramente di favolette..... si va in contro al fatto che il bambino cresca in un mondo fatto in tutto e per tutto di cose belle, di giochi, di zucchero...</div><br /><div>sicchè quando cresce si trova spiacciccata in faccia la vera e cruda realtà e lui si trova impreparato, si trova in una situazione confusionale, alla quale egli non è mai stato preparato: non sa cosa sia il sacrificio, non è stato abituato a guadagnarsele le cose ma a riceverle e basta...</div><br /><div>non sa quando bisogna stare zitti e sopportare per un bene proprio( es a lavoro), non sa che nessuno ti regala niente, non ha mai conosciuto il male ...</div><br /><div>insomma non ha vissuto la vita per quello che è: fatta di sacrificio, anche di soprusi, di ingiustizie</div><br /><div>con l'affermazione di prima non intendo spiaccicare spudoratamente immagini di crudeltà in faccia al bambino ma semplicemente dirgli che questa realtà esiste, non nascondergli la vera realtà delle cose, quindi non chiuderlo in una campana di vetro perchè si pensa sia al sicuro come fanno molti genitori </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-37738667202239627612009-05-04T03:00:00.000-07:002009-05-04T03:13:38.683-07:00il bambino autistico... chiuso in un istituto<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Gx-nvOqTDvV1NrJ-yNvPsV40d8PfZgrBRlPZs3HbcnJ_GtoQi7v4vvWbvym27b6SMpEqQ8v69XoPmbJAwZkeuFQp8X8nAkXiOO-C_GtXr1LwzCI7LbJzuO4i1LHReb6h3ErwxL0kaAM/s1600-h/FUN086.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5331909794378548594" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 127px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Gx-nvOqTDvV1NrJ-yNvPsV40d8PfZgrBRlPZs3HbcnJ_GtoQi7v4vvWbvym27b6SMpEqQ8v69XoPmbJAwZkeuFQp8X8nAkXiOO-C_GtXr1LwzCI7LbJzuO4i1LHReb6h3ErwxL0kaAM/s320/FUN086.jpg" border="0" /></a> molti bambini soffrono di questo disturbo molto grave...<br /><div>ne esistono diversi tipi; quella più conosciuta nella quale il bambino è chiuso in se stesso, in un mondo tutto suo, ed è molto introverso.</div><div>poi vi è anche l'opposto cioè il bambino è iperattivo, è difficile da controllare, </div><div>non so quale delle due possa essere la peggiore, ma secondo voi è giusto rinchiuderli in un istituto, lontano dai loro affetti. per quanto gli istituti di oggi possano essere modernizzati con educatori che si occupano di loro in tutto per tutto sentiranno pur sempre come ogni bambino la mancanza dei genitori, anche se questi lo vanno a trovare ogni tanto...</div><br /><div>lo so che avere un bambino con questo grave disturbo è una condanna però io dico chi lìha dato al mondo sempre sua madre è... e bisogna aver coraggio per rinchiudere il proprio figlio in un istituto... voi che ne pensate? </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-14796703542703915682009-05-04T00:08:00.000-07:002009-05-04T00:34:47.391-07:00il bambino e l'educatrice<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtUVhfNugntSnqms_Zb9Fb0kJiXe9qTQQSZgEpp9-WoKSmX0R8uiDdx6pDVpRHHHDTgAak3OSsYxvaDOJqOFNy8jISViByHy4n0OVrPVm3aSTemhOhzYKMvfSmh-tVM8QJBRLcQSfMYf4/s1600-h/200383293-001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5331868939264702002" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 168px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtUVhfNugntSnqms_Zb9Fb0kJiXe9qTQQSZgEpp9-WoKSmX0R8uiDdx6pDVpRHHHDTgAak3OSsYxvaDOJqOFNy8jISViByHy4n0OVrPVm3aSTemhOhzYKMvfSmh-tVM8QJBRLcQSfMYf4/s320/200383293-001.jpg" border="0" /></a> come sappiamo la figura femminile più importante per il bambino prima di tutto è la mamma. colei la quale lo nutre lo cura e lo coccola.<br /><div>ma in seguito a questa prima fase il bambino poi, verso l'età dell'asilo, deve imparare a distaccarsi dalla madre per conoscere poi il mondo esterno e capire come funziona. ma chi aiuta il bambino in questa difficile impresa? il bambino in questa percorso viene seguito non più dall'autorità materna bensì dall'educatrice, quindi il bambino deve imparare che ora deve sottostare ad una persona che non conosce ma che è dispensabile per la sua crescita. e a mio parere è questa la cosa difficile da far capire al bambino per l'educatore...</div><br /><div>l'educatore per poter instaurare un rapporto con il bambino deve prima di tutto mettere in chiaro che la figura dell'educatore non è una sorta di mamma o papà, che quindi "gli prepara sempre la pappa pronta"... bensì un' autorità da rispettare e ascoltare per il bene della sua crescita, una persona che è di aiuto .... quindi secondo me la cosa difficile è far capire al bambino il motivo per cui ci deve ascoltare, perchè devo ascoltarla? lei non è mia madre? perciò si tratta di attuare una sorta di superamento di quella fase in cui il bambino crede di dover ascoltare sempre e solo la mamma o il papà.. </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-6083800814898248152009-04-29T00:17:00.000-07:002009-04-29T00:34:51.351-07:00obesità nei bambini, un problema sempre più grande!!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4G_3Q5lJG5-Nb2KMRVQkRtudP0uqqYGceGyP6yCMZ4V-IlmljgynWFGEfhn9-9CbxWRccSHTyQ1fw_HdwFZnEGXIAJs0HYHG44-LWJTskwCokgB_k8_KQCcv1WN_u6bYA2IDcy5eBhCs/s1600-h/hello.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5330013312424035250" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 153px; CURSOR: hand; HEIGHT: 142px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4G_3Q5lJG5-Nb2KMRVQkRtudP0uqqYGceGyP6yCMZ4V-IlmljgynWFGEfhn9-9CbxWRccSHTyQ1fw_HdwFZnEGXIAJs0HYHG44-LWJTskwCokgB_k8_KQCcv1WN_u6bYA2IDcy5eBhCs/s320/hello.jpg" border="0" /></a><br /><div>Di solito pensiamo che problemi di questo tipo siano lontani da noi, (pensiamo che sia solo negli U.S.A, in Messico) in realtà questo disturbo, anche se in minor misura, rientra anche nel nostro paese.</div><br /><div>ma a prescindere dal paese più interessato da questo fenomeno, al giorno d'oggi molti genitori piazzano il bambino diverse ore davanti alla tv invece di uscire a fare un giro in bici insieme o a giocare fuori , o magari non stanno attenti a che cosa mangia il bambino o preferiscono dire "ma si a lui non può che fare bene, deve ancora crescere" o ancora preferiscono dargliela vinta per farlo star zitto ....</div><div>è vero molti bambini fanno attività fisica ma cosa serve se poi quando arriva a casa trova le più svariate schifezze? per me anche se un bambino dev'essere educato fin da piccolo ad avere un alimentazione sana e corretta affinchèin futuro non possa avere disturbi...</div><div>inoltre occorre eliminare tutta quella cioccolata che c'è sempre nelle case degli italiani e tutta quella coca cola, almeno averne in piccola parte...</div><div>con questo non voglio condannare il bambino a una vita di verdura e frutta ma che i genitori dovrebbero insegnare al figlio la giusta misura, cosa che non avviene in tutte le famiglie.. </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-34401675537963046922009-04-21T05:11:00.000-07:002009-04-21T05:25:18.677-07:00bambini italiani e bambini stranieri<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOtP1FbX8MCKcv8KwUi6rvIPivL28sW9avK_aaHV4fU_nik_emW3R6Ie0dgRsPj9WJc78ArYgR_vS8VBEtTGScKGQHuxQagwlAaZgbmqhJUWJvJOcanP8xratYIX7lu_lF9xeT2dtqs8M/s1600-h/pittarello%2520pittura.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5327119399484480626" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 236px; CURSOR: hand; HEIGHT: 190px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOtP1FbX8MCKcv8KwUi6rvIPivL28sW9avK_aaHV4fU_nik_emW3R6Ie0dgRsPj9WJc78ArYgR_vS8VBEtTGScKGQHuxQagwlAaZgbmqhJUWJvJOcanP8xratYIX7lu_lF9xeT2dtqs8M/s320/pittarello%2520pittura.jpg" border="0" /></a><br /><div>non si può fare a meno di notare che i bambini nigeriani, arabi ecc sono molto più svegli e più scaltri di quelli italiani... di solito i bambini italiani sono abituati a trascorrere la maggior parte del loro tempo nell'ambiente domestico, o perchè i genitori li vogliono tenere al sicuro dallo schifo che c'è in giro o perchè abitano in periferia non in centro, dove c'è la piazza per trovarsi e uscire per capirci(anche se raramente accade) </div><br /><div>i bambini stranieri invece sono cresciuti fuori dalla loro casa, con questo non intendo senza le cure genitoriali, ma semplicemente che non sono attaccati così tanto alla mamma, anzi se ne vanno fuori con gli amici come se avessero al posto di sei anni, undici anni, per me questo è un fattore positivo perchè così il bambino impara a badare a se stesso e a gestirsi nei rapporti sociali</div><br /><div>impara come funziona il mondo com'è fatto, capisce che il mondo non è fatto solo di giochi e dolci..</div><br /><div>con questo non voglio dire che sia giusto lasciare tutto il giorno per strada il proprio figlio ma semplicemente che i genitori secondo il mio punto di vista dovrebbero permettere a bambino di fare le sue esperienze tralasciando per una volta almeno l'eccessiva apprensività. è giusto che il bambino sia protteto ma non eccessivamente.. </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-87442138882907906672009-04-21T04:56:00.000-07:002009-04-21T05:10:36.809-07:00gite in giro per l'Italia e per il mondo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpjAuq1kj4vQ80uAi0VlY5hje4-ibnZJIr_b8vnIy6MmB4-FCnen4NrwXdNPDfQS6beiVe594N-sl7JuMS1E13cuV2G4xS4AudttKzqspI-LbaCEHF7ssSzLFADvIol_RWfMglYmenCe0/s1600-h/asilomoderno-430x499.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5327115910512756338" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 276px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpjAuq1kj4vQ80uAi0VlY5hje4-ibnZJIr_b8vnIy6MmB4-FCnen4NrwXdNPDfQS6beiVe594N-sl7JuMS1E13cuV2G4xS4AudttKzqspI-LbaCEHF7ssSzLFADvIol_RWfMglYmenCe0/s320/asilomoderno-430x499.jpg" border="0" /></a><br /><div>alle elementari di solito i docenti decidono di organizzare delle gite, ma non in posti lontani, cioè città lontane come Firenze, Milano ecc... </div><br /><div>secondo il mio punto di vista questa è una pecca gigantesca nella scuola...</div><br /><div>perchè un bambino di sei anni non può scoprire le bellezze artistiche e storiche delle città più belle d'Italia? si è vero perchè magari i bambini a quell'età sono troppo piccoli si dice, e andrebbero in pericolo secondo i genitori nella nostra cultura (molti dicono che i bambini italiani siano i più "mammoni" tra gli Europei)</div><br /><div>per me sarebbe un ottima esperienza perchè così il bambino impara prima di tutto ad avere un minimo di autonomia senza la mammina che gli fa sempre tutto e in più è anche istruttivo per quanto riguarda l'arricchimento del suo bagaglio culturale... </div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-53200858316418117742009-04-06T04:14:00.000-07:002009-04-06T04:36:12.893-07:00Il buio... la paura di tutti i bambini<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4RdNwp582ZgUL1SIlydxtbaGBGEoUlOtpQbctht2Z2njLBcLfVF881dyhvhTy3xLIhtmjbl3ahxkKdtNPceFbd_lXsXxVBNSZjWDMVUO8HegHiYMGenS0z-jSaVghO4lW_EOX8wWtI8s/s1600-h/k0299675.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5321540481786219282" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 128px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4RdNwp582ZgUL1SIlydxtbaGBGEoUlOtpQbctht2Z2njLBcLfVF881dyhvhTy3xLIhtmjbl3ahxkKdtNPceFbd_lXsXxVBNSZjWDMVUO8HegHiYMGenS0z-jSaVghO4lW_EOX8wWtI8s/s320/k0299675.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju0ROwXTRs2uGj6WHRAkKZhbPNfsVyNmuNzAKN04NELbCqdgkG-elH7031k0m3pRraSfD_ckAuKd6mBwPR7MgH_-xAqn9Lh7eRgGbVjPchN7bpQRy-0vlCqzi_5BfgcxdbXhbWUmUEDBw/s1600-h/200383293-001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5321540374099797410" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 168px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju0ROwXTRs2uGj6WHRAkKZhbPNfsVyNmuNzAKN04NELbCqdgkG-elH7031k0m3pRraSfD_ckAuKd6mBwPR7MgH_-xAqn9Lh7eRgGbVjPchN7bpQRy-0vlCqzi_5BfgcxdbXhbWUmUEDBw/s320/200383293-001.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div>Chiunque ha conosciuto un bambino che ha una paura matta del buio, dell'oscurità...</div><br /><div>pensate che io ne soffro ancora... </div><br /><div>alcuni bambini credono che dietro quel bu<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5JWfR_YHSv-JFy3s4eo5kFYIEk35gjIaXjPyAV-EAlboAt758_h_dzMW_f06Wpagw3ke7a_lLh_qE2XvFdHZSTodvtrs776C0adcNQfN0s_-HAhT8ygXNOWYlDYEE1c89WnXC4eMC4G4/s1600-h/u16523627.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5321540739708782258" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 113px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5JWfR_YHSv-JFy3s4eo5kFYIEk35gjIaXjPyAV-EAlboAt758_h_dzMW_f06Wpagw3ke7a_lLh_qE2XvFdHZSTodvtrs776C0adcNQfN0s_-HAhT8ygXNOWYlDYEE1c89WnXC4eMC4G4/s320/u16523627.jpg" border="0" /></a>io si celi qualcosa di cattivo e mostruoso, altri che possa portarli via ecc ecc..</div><br /><div>una volta la luce di notte non poteva esserci, le lampadine non c'erano... i nostri genitori (almeno i miei) dicono di non aver mai sofferto di questa paura...</div><br /><div>secondo il vostro parere a cos'è dovuto questo strano fenomeno? è dovuto al fatto che forse con tutta la tecnologia di oggi che ci permette di avere luce a ogni ora del giorno e della notte abbiamo perso la facoltà di stare al buio anche quando evidentemente bisogna? oppure è solamente il frutto delle fantasie di un bambino che ha sentito o visto una storia dell'orrore?</div></div></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-62813871730253488582009-03-31T00:29:00.000-07:002009-04-01T05:06:05.471-07:00stimoliamo la fantasia...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqzaFWujrYJdT6rwLy5KfyFemLSW2u12nabXdBFXVksd3YgsXEtk-C5VbtkmUsc9JeygoHoLHQ8lNMH9GDHmm_ZTlHvB40KyeMRzm-deEggHgpGxNXxN04qIRRoJJYL71Db4pm5X07twE/s1600-h/in-laboratorio-timbri.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5319693042914586194" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 210px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqzaFWujrYJdT6rwLy5KfyFemLSW2u12nabXdBFXVksd3YgsXEtk-C5VbtkmUsc9JeygoHoLHQ8lNMH9GDHmm_ZTlHvB40KyeMRzm-deEggHgpGxNXxN04qIRRoJJYL71Db4pm5X07twE/s320/in-laboratorio-timbri.jpg" border="0" /></a><br /><div>al giorno d'oggi tutto è standarizzato, tutto è regolato... niente è più spontaneo, niente è più inventato dal mente umana... per ogni cosa, per ogni comportamento per ogni azione c'è sempre una regola.<br />le regole nella società sono molto importanti quando si parla di ordine sociale, devianza, immigrazione, di ambiente di lavoro ecc questo è giustissimo ma quello di cui vi parlo non è questo: è vedere che nella società virtuale moderna persino il tempo libero è standarizzato e regolato da dei modelli diffusi di passatempo ogni tanto non farebbe male trasgredire, fare un pò con la propria testa, liberarsi un pò dalle regole ferree, fare qualcosa di inaspettato, di nuovo...<br />oggi ciò sembra impossibile, perchè la gente ha perso la facoltà di immaginare.<br />la fantasia dov'è? per questo ritengo che sia assolutamente giusto nelle scuole stimolare un pò la creatività dell'individuo, attraverso giochi, disegni in modo che in una futura generazione non si formino di nuovo individui freddi, assoggettati continuamente dalle regole standarizzate della società virtuale nella vita sociale...</div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-6565831290889376932008-12-19T07:04:00.000-08:002008-12-19T10:32:09.508-08:00il bello dell'essere bambini<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXV_Vs-yJo0nGttxIXCl-YnGsYwSvMY3e2lVgJInKsWfAzo7oQ58japZW11O84AaiUWtk6zJTJSLsooMdzW0ZFMsWM73fFkAxah5i9W_HlN03CHBe0CwxvYkY60z1mgOPe1Q04l9yLznQ/s1600-h/347.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281523947540274802" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 290px; CURSOR: hand; HEIGHT: 215px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXV_Vs-yJo0nGttxIXCl-YnGsYwSvMY3e2lVgJInKsWfAzo7oQ58japZW11O84AaiUWtk6zJTJSLsooMdzW0ZFMsWM73fFkAxah5i9W_HlN03CHBe0CwxvYkY60z1mgOPe1Q04l9yLznQ/s320/347.jpg" border="0" /></a> <span style="font-family:courier new;">a quanto pare siamo giunti alla fine di questa bellissima esperienza... vorrei chiudere il mio blog parlandovi del significato dell'essere piccolo, innocente, cappriccioso,testardo insomma, in poche parole: bambino...</span> <div><span style="font-family:Courier New;">quando si è piccoli non solo si può averla vinta su quasi tutto e non essere ritenuti responsabili delle proprie azioni... ma la cosa più bella è che quando si viene al mondo si è spaesati, inesperti, si ha tutto il mondo da scoprire, da sperimentare...</span></div><div><span style="font-family:Courier New;">il bambino si stupisce dinnanzi a tutto, guarda ogni cosa con stupore perchè effettivamente osserva il mondo che gli sta intorno per la prima volta. è proprio questa la cosa più bella dell'essere bambino, egli possiede una facoltà che al giorno d'oggi hanno perso in molti dal momento in cui sono diventati adulti, responsabili.. perchè quando si diventa grandi tutto sembra monotono,già visto, noioso, invece il mondo la fuori ha sempre qualcosa di nascosto da scoprire; noi adulti,grandi, studenti, lavoratori invece abbiamo perso il valore della scoperta, non riusciamo più a stupirci, non riusciamo a vedere "più in là del nostro naso", ci fermiamo in superficie, all'apparenza.</span></div><div><span style="font-family:Courier New;">il bambino invece trova sempre qualcosa di nuovo in ciò che vede, inventa sempre un ruolo nuovo da dare all'oggetto che tiene in mano...</span></div><br /><div><span style="font-family:Courier New;">quindi concludo dicendovi di tenere sempre vivo il fanciullino che è in voi senza vergognarvi, perchè questa è la condizione che ci fa vivere al meglio i nostri giorni grigi e cupi..tenete viva questa voglia di scoprire,e questo lato infantile in ognuno di voi, e non perdetevi nei momenti grigi della vostra vita.. </span></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-4058346778147102652008-12-19T05:26:00.000-08:002008-12-19T07:01:05.694-08:00educazione alla diversità<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeYwlVOjuPBSRg5gVpPlYbZk3bjIHnxpm-vPR8Ov60i79iYPYZ9L_0CF1LADenJ4lnwtSPNyKqe3-5JFxKRGkoQriKiYo3h9BkAdjwfJSZkbeDeW9R7QU3BTAFDYIb2yLZX3Jq4oqi3qE/s1600-h/IS446-007.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281497003585805762" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 136px; CURSOR: hand; HEIGHT: 188px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeYwlVOjuPBSRg5gVpPlYbZk3bjIHnxpm-vPR8Ov60i79iYPYZ9L_0CF1LADenJ4lnwtSPNyKqe3-5JFxKRGkoQriKiYo3h9BkAdjwfJSZkbeDeW9R7QU3BTAFDYIb2yLZX3Jq4oqi3qE/s320/IS446-007.jpg" border="0" /></a> <span style="font-family:Courier New;">l'italia anni fa poteva essere definita semplicemente come uno stivale, al giorno d'oggi molti definiscono questa come una sorta di mosaico!! un mosaico del quale fanno parte non solo tutti i dialetti possibili immaginabili esistenti all'interno del nostro paese, bensì anche popoli stranieri o chi non ha fissa dimora o una nazionalità(gli zingari sono sempre esistiti, solo che oggi assumono il nome di rom, però al giorno d'oggi la loro presenza è più marcata e più sentita)...per questo motivo l'Italia ai giorni nostri è immersa in un clima non dico razzista, ma di certo non tranqui<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWr7b6zY6HsVlKmMVRelf0jOCDAqwreDJIgr3Lhk2u3dNInGpcd3owaXH18QO2fonLrxYh7nTbrr8jARnc-ZZZQmlX4fnMEUR6qw_Y2I8ZjDH5ExHoFoBs5drdyc6wKyp78q-dxdwRWTc/s1600-h/89.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281515939690216754" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 214px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWr7b6zY6HsVlKmMVRelf0jOCDAqwreDJIgr3Lhk2u3dNInGpcd3owaXH18QO2fonLrxYh7nTbrr8jARnc-ZZZQmlX4fnMEUR6qw_Y2I8ZjDH5ExHoFoBs5drdyc6wKyp78q-dxdwRWTc/s320/89.bmp" border="0" /></a>llo...per dirla tutta in questi tempi lo straniero secondo il mio punto di vista non è ben accettato e ancora meno ben visto... colpa dei giornali?i quali non fanno altro che informare sugli omicidi compiuti da rom o arabi?a mio parere sicuramente è anche questo... non possiamo di certo dire di essere in un paese democratico come evidentemente si chiama ma è proprio sempre colpa nostra?degli italiani che sono razzisti?o magari non è che loro si facciano proprio desiderare?(esempio il crocefisso tolto dalle classi per loro desiderio)comunque tralasciando questo in una società come quella di oggi, multietnica, multiculturale a mio parere è neccessario educare il bambino alla convivenza con gli altri ma non solo con quelli della sua nazionalità,<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0VzS2aLnOytZDU4v7wxVe4lxP8YSiwW-ia6h8wkCxui4kRMuuBH9n5PgSI0CXWcm_voI_Nsqx2IGBSryKEiUkckhqqarqc2BFFA6hF5hG4ITfHocY9eeRwa-YwuJvsWs3FY-WA0E6SkM/s1600-h/classi-straniere.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281516306179440370" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 120px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0VzS2aLnOytZDU4v7wxVe4lxP8YSiwW-ia6h8wkCxui4kRMuuBH9n5PgSI0CXWcm_voI_Nsqx2IGBSryKEiUkckhqqarqc2BFFA6hF5hG4ITfHocY9eeRwa-YwuJvsWs3FY-WA0E6SkM/s200/classi-straniere.jpg" border="0" /></a> ma anche con coloro che ormai fanno parte della realtà di oggi, e che poichè vivono nelle città italiane si troverà ad affrontare e avere rapporti... in questo modo vengono evitati quegli atteggiamenti di razzismo che oggi sembrano consolidarsi sempre più... far capire all'individuo che colui il quale è straniero è un bambino come lui che sorride,pensa, mangia e parla non è da meno da lui, per questo motivo dev'essere trattato come ogni essere umano e non escluso... </span></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-63605071371643275612008-12-18T05:31:00.000-08:002008-12-18T06:04:59.923-08:00l'educazione del bambino:premiare o punire<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIOBqx6iv0k7EkW-ExZlzGFOk1V9_TQ8rmKYnqDlnG9dHliMEi71oyuJnFNd18OxlvpnLp8iBpqgm_9j1pAFfIFyeyDwt2ukiNzKbfB_vUmif8t2Wf-PSIMNrrwx0Ul1wQeC-kIzS0uCc/s1600-h/986764698.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281130829378811218" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 180px; CURSOR: hand; HEIGHT: 180px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIOBqx6iv0k7EkW-ExZlzGFOk1V9_TQ8rmKYnqDlnG9dHliMEi71oyuJnFNd18OxlvpnLp8iBpqgm_9j1pAFfIFyeyDwt2ukiNzKbfB_vUmif8t2Wf-PSIMNrrwx0Ul1wQeC-kIzS0uCc/s320/986764698.jpg" border="0" /></a><br /><div><span style="font-family:courier new;">nell'età tenera il bambino viene coccolato tutti, e considerato sempre irresponsabile delle "marachelle" che combina, questo ormai si sa, lo sanno soprattutto quelle famiglie con due o tre figli, la colpa dei disastri che fa l'ultimo arrivato è sempre dato al più grande o ai più grandi, perchè egli è ritenuto dai genitori piccolo, incapace d'intendere e volere...</span><br /><span style="font-family:Courier New;">o magari quando un bambino di 10 anni ha in mano un gioco il fratellino di 4 anni lo vuole e gli viene subito dato per questo motivo.. </span><br /><span style="font-family:courier new;">ma grazie al cielo poi le cose cambiano, con il passare degli anni il bambino, colui il quale viene considerato il piccolo di casa,comincia a poco a poco ad esssere trattato come tutti gli altri bambini della famiglia, non gliele si danno sempre vinte..</span><br /><span style="font-family:Courier New;">così il piccolo impara anche a perdere, il significato della punizione che spesso ad opera sua veniva inferita al fratello più grande... in alcune situazioni però i genitori non riescono a dire di no al bambino, spesso il bambino quando desidera un gioco un gioco dopo vari pianti viene accontentato, o magari quando vuole la cioccolata piange e i genitori per farlo star buono gliela danno... oppure nelle famiglie ricche il bambino viene di continuo abituato ad avere le proprie soddisfazioni senza alzare un dito perchè alcuni genitori sempre via per lavoro pensano di avere la coscienza apposto perchè non ci sono mai facendo regali sempre più costosi ...</span><br /><span style="font-family:Courier New;">secondo voi cos'è giusto fare? premiarlo sempre per farlo tacere o punirlo quando ha torto o non può avere quella cosa? o forse è giusto farlo sempre contento per la paura (dei genitori) di farlo sentire poco amato e accudito? </span></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-41153540533222159422008-12-16T00:14:00.000-08:002008-12-19T07:04:43.494-08:00violenza a scuola:il bambino è aggressivo perchè è cattivo?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOEwYLS4jHDo_C68TbqGHCAWtih0vCNPvWa6n8nDMRFKu8YXL_XWZRYT6t2U0sS5IiyDBlcwDp93HTvak8VcJL0PmqhpBX9mcvvCmqI177mjtMY7Qartaa02nOueCCtEZAN-huODCji48/s1600-h/a6395addfae2dc2e955753dfe31f3883.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5280308898743628162" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 166px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOEwYLS4jHDo_C68TbqGHCAWtih0vCNPvWa6n8nDMRFKu8YXL_XWZRYT6t2U0sS5IiyDBlcwDp93HTvak8VcJL0PmqhpBX9mcvvCmqI177mjtMY7Qartaa02nOueCCtEZAN-huODCji48/s200/a6395addfae2dc2e955753dfe31f3883.jpg" border="0" /></a> <span style="font-family:courier new;">ultimamente stiamo assistendo a un fenomeno molto inquietante che prima sembrava estendersi solo nei quartieri poveri e malgradati, o nelle discoteche, nelle piazze ecc ecc:l'aggressività... oggi giorno sembra anche essere presente in quell'istituzione che dovrebbe insegnare agli individui alla pace e alla convivenza pacifica, ai valori dell'altruismo ecc:nella scuola,questo getta non solo le società misere, ma anche quelle ricche in uno stato pietoso. la società di oggi possiamo dire con tutta franchezza "fa schifo" nessuno ha più rispetto di nessuno, nessuno ha più rispetto della vita umana e dei diritti umani... tutti si prendono la libertà di inferire sull'altro per il puro piacere di farlo..</span><br /><span style="font-family:Courier New;">come può cresce<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPDd8Glm3XZ9vPE1ikyiLbn4EP8GtxsX0d3iulq56Hq-lDCJBl9Z2GsHQo8sgIMaL9PrIvre4HniVjpNfA6PC_BdXJLoD23ux4Y4YZfzhyphenhyphenjSsEQfuCDM402Fw2OPElRIIL0NeepOqIif4/s1600-h/bullismo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281516687998785906" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 244px; CURSOR: hand; HEIGHT: 214px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPDd8Glm3XZ9vPE1ikyiLbn4EP8GtxsX0d3iulq56Hq-lDCJBl9Z2GsHQo8sgIMaL9PrIvre4HniVjpNfA6PC_BdXJLoD23ux4Y4YZfzhyphenhyphenjSsEQfuCDM402Fw2OPElRIIL0NeepOqIif4/s320/bullismo.jpg" border="0" /></a>re un bambino in una società dove la violenza è all'ordine del giorno, dove il bullismo nelle scuole che frequenta è alle stelle... ma perchè il bambino sente l'esigenza di picchiare colui il quale è debole per attirare l'attenzione e per affermarsi?si è sicuramente il frutto dell'insegnamento svolto dai media della società di oggi, nei quali per farsi rispettare l'unico modo sembra la violenza o per il mancato controllo genitoriale.. ma secondo me alcune volte può essere anche un fatto di debolezza dell'individuo, di malessere, di mal stare che non gli permette di vivere con equilibrio la propria vita. perciò secondo il mio punto di vista dietro le azioni aggressive di un bambino non si cela neccessariamente una cattività, ma un problema che egli ha col mondo,o un'ingiustizia che a lui sembra aver fatto la vita, egli vuole manifestare il suo malcontento con<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-vWCSRURyF3LBFJNO1VxPs3px8CpIiJvt1JW5p5EjjzWOmNm7X8pxLB_QZpmA1JUI0pqXKyMg2z5Q1k5w3bxF9SIqDCCFfHXj_9VOogQphy7HoCwzZsEnGrSsHp_-_d12sjRt4co07tI/s1600-h/alice.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5280308632452223298" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 144px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-vWCSRURyF3LBFJNO1VxPs3px8CpIiJvt1JW5p5EjjzWOmNm7X8pxLB_QZpmA1JUI0pqXKyMg2z5Q1k5w3bxF9SIqDCCFfHXj_9VOogQphy7HoCwzZsEnGrSsHp_-_d12sjRt4co07tI/s200/alice.jpg" border="0" /></a> la violenza credendo di farsi sentire...con questo non voglio giustificare coloro che vediamo nei video dei telefonini i quali o picchiano un disabile o bruciano le persone o altre barbarie ma soltanto dire che a volte bisogna anche capire ciò che sta dietro all'azione "cattiva" del bambino.. un bambino non nasce cattivo, e ne deliquente c'è sempre un motivo... il bambino quando viene al mondo non sa ciò che è giusto e sbagliato ha bisogno di una guida.. </span>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8344304945106860077.post-69793761228562801772008-12-15T00:13:00.000-08:002008-12-18T06:11:43.402-08:00le festività oggi:il Natale<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgje8DL6AvCVCJ3uLM2dmibQ0_oqNCAYWN-eGExRSjUU6riOHWT5eisSDhWEZ69EmpWCiUClVrI4aeMArQmn98O5wCKs78wBII-ohypU5Ev2-2-GlJJV2IhK2uxPDdWTv6OB8vRwJeSCLI/s1600-h/BLD057269.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5279932132319327346" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 210px; CURSOR: hand; HEIGHT: 136px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgje8DL6AvCVCJ3uLM2dmibQ0_oqNCAYWN-eGExRSjUU6riOHWT5eisSDhWEZ69EmpWCiUClVrI4aeMArQmn98O5wCKs78wBII-ohypU5Ev2-2-GlJJV2IhK2uxPDdWTv6OB8vRwJeSCLI/s400/BLD057269.jpg" border="0" /></a><span style="font-family:courier new;">i nostri genitori, i nostri nonni spesso ci dicono che ai loro tempi non avevano tutte le comodità di oggi(anzi nessuna a dir la verità)soprattutto quando ci lamentiamo...</span><br /><span style="font-family:Courier New;">che fosse proprio un male questo? che fosse proprio così negativo avere poco?..</span><span style="font-family:Courier New;">prendiamo in considerazione il significato delle festività al giorno d'oggi per<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PHkTB9gaEb2HuknZ16mbhiLQXYx1JRcl_Fpg_2yqFtLDlLF1-apR0fP1s_m7YaDDCwa9JuUZBdKeQ7_PcX1dsnbS-EjmluFRZAbWn4j1dFyfqQm8PKp71nIDGj9eT6SMYHfbwBoRtac/s1600-h/kerst2007%2520(19).gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5281132382170359698" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 212px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PHkTB9gaEb2HuknZ16mbhiLQXYx1JRcl_Fpg_2yqFtLDlLF1-apR0fP1s_m7YaDDCwa9JuUZBdKeQ7_PcX1dsnbS-EjmluFRZAbWn4j1dFyfqQm8PKp71nIDGj9eT6SMYHfbwBoRtac/s320/kerst2007%2520(19).gif" border="0" /></a> spiegarci meglio: il Natale moderno secondo il mio punto di vista è il massimo esempio della perdita di significato<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNBkg11vrDjREWaWLvqfqgqFP10TVlRb631P11IJMEC2ajyA2QOx29nOg-eKPrYxUUiVcUbHO_Gq8YxOFNb_ZItWeyNk8cAChjv3kWlTpOcLyESOPLEbUGaRHGvskM-ETwU11ceuQdjCU/s1600-h/u13499644.jpg"></a> tradizionale di una festività... una volta quando non si possedevano tutte le tecnologie di oggi il Natale era un evento in cui il signore è nato, un evento per stare insieme, per festeggiare la nascita di Cristo, non era come adesso il semplice momento in cui bisogna per forza fare dei regali costosi perchè si reca danno alla propria immagine sociale.. capite nella società di oggi quei valori che caratterizzavano il Natale, il vero <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl30co-pPseo6vaxJBwHw9useekqlYoNDtuLrPBssS_stmgqudPDsqNV-YFfGLJwG8MFPliRPubDW2eaUhe8C_CKcaCsRtYCLSt7p0yDL5UY6Z_SycG8-JpcTzh73PW177yWo5Thqebw8/s1600-h/u10647294.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5279932616868265682" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 113px; CURSOR: hand; HEIGHT: 170px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl30co-pPseo6vaxJBwHw9useekqlYoNDtuLrPBssS_stmgqudPDsqNV-YFfGLJwG8MFPliRPubDW2eaUhe8C_CKcaCsRtYCLSt7p0yDL5UY6Z_SycG8-JpcTzh73PW177yWo5Thqebw8/s400/u10647294.jpg" border="0" /></a>Natale, quello umile,povero oggi vengono sostituiti con la futilità dei regali,e questo purtroppo viene insegnato anche ai bambini, i quali non aspettano altro che arrivi qualsiasi festività per avere il computer, per avere un videogioco, per avere qualsiasi altro gioco tabto desiderato... è giusto che il bambino cresca e faccia poi crescere i propri figli con questi valori spenti, futili, inutili?e ditemi non ho forse ragione quando dico che il Natale non è altro che business? </span></div>alixhttp://www.blogger.com/profile/15381928149768846423noreply@blogger.com2