"molte persone hanno perso la capacità di stupirsi ancora davanti alle cose del mondo, il gusto dell'esplorare, della scoperta, proprio del fanciullino; ognuno deve riscoprire il fanciullino che è in sè qualche volta"

bambini divertenti

mercoledì 13 gennaio 2010

un viaggio nel mondo dei cartoni per l'infanzia... Pingù



la nostra infanzia, almeno per quelli della mia generazione, è stata caratterizzata non solo di esplorazione, scoperte, coccole, giochi ma anche di cartoni animati.
tra questi voglio prendere in considerazione "Pingù" che sarà oggetto del progetto che porterò all'esame di Programmazione e valutazione educativa,
perchè fare di Pingu un progetton educativo finalizzato all'autonomia del bambino?
parchè Pingu è educativo?
come sapete Pingu è un simpatico pinguino, che sembra fatto di pongo come nei cartoni per i bambini, che vive al Polo Nord con la sua famiglia.
nelle avventure di Pingu, il pinguino si cimenta nelle cose quotidiane, che succedono in famiglia tutti i giorni.
quindi il bambino ha anche la possibilità di vedere quello che succede nella vita di tutti giorni, divertendosi.
cosa molto importante Pingù non parla nella storia, ma emette solamente dei versi, questa è un'idea geniale a mio avviso perchè quante volte abbiamo sentito il nostro fratellino, il nostro cuginetto piccolo raccontarci "ho visto il cartone di Winny Pooh e c'era EyOur che faceva...." "ho visto i fantastici 4 e c'era quello fatto di pietra che faceva...." al bambino non interessano le parole, ma le azioni i fatti soprattutto quando sono molto piccoli, e non sanno parlare.
un ultima cosa è che i personaggi sembrano fatti di pongo, e simpatici giusto proprio per un bambino piccolo che lo usa spesso...

lunedì 11 gennaio 2010

i genitori.... lo scoglio più grande



molte volte sentiamo dire da molte educatrici di nido che i genitori sono molto difficili da gestire....
non sempre è tutto rosa e fiori come vogliono farci credere i libri su cui studiamo : "se si instaura una relazione di fiducia con i genitori si evitano le conflittualità" oppure "se i genitori vengono considerati competenti si sentono più accolti e ascoltati" , diciamo nozioni preconfezionate pronte all'uso...
ma in educazione non funziona così, come in tutte le cose esiste, ma molto di più in una professione di questo tipo, l'imprevisto, l'inconveniente che molte volte rompe...
per questo l'educatore non deve avere una mentalità rigida, statica fissata solamente su ciò che legge nei libri, perchè altrimenti farà una confusione pazzesca!! dire che l'educatore è promotore del cambiamento è molto diverso da vederlo sul campo...
quindi l'educatore deve "armarsi" non solo ed esclusivamente di libri, ma per la maggior parte di esperienza....
con i genitori è la stessa cosa, avete presente quando si dice "fare la gavetta", prima di arrivare ad instaurare la cosìdetta relazione di fiducia dobbiamo passarne di conflitti, di batoste, di insulti anche a volte...
inutile che in questo post come ho fatto in quelli precedenti stia a dirvi le cose scritte sul libro: l'unico consiglio che posso darvi è di collaborare con i genitori per il bene del bambino in questione e di cercare di farlo in tutti modi poi se il genitore porta via il bambino dal nido è una sua scelta voi avete fatto tutto il possibile, avete fatto il vostro lavoro ed è questo l'importante.
l'importante è anche rialzarsi dopo una sconfitta con un'armatura più grossa