"molte persone hanno perso la capacità di stupirsi ancora davanti alle cose del mondo, il gusto dell'esplorare, della scoperta, proprio del fanciullino; ognuno deve riscoprire il fanciullino che è in sè qualche volta"

bambini divertenti

mercoledì 24 febbraio 2010

lavorare su se stessi prima che con i bambini.....


lavorare al nido è forse una delle professioni in cui vi si chiede non solo un forte investimento fisico ma soprattutto emotivo-psicologico.
infatti molto spesso nei manuali di pedagogia della famiglia, di programmazione e valutazione educativa ecc leggiamo che la professione dell'educatore più che fondarsi su competenze tecnico-professionali(che comunque devono esserci, si caratterizza principalmente per doti empatiche, relazionali, comunicative, emozionali.... quindi l'educatore, prima di saper accudire il bambino in tutti i suoi bisogni biologici, deve sapersi relazionare con le persone, saper controllare le proprie emozioni in modo che i bambini non le percepiscano soprattutto se sono negative, e soprattutto, cosa molto importante, saper ascolare; senza pregiudizi o giudizi, perchè in tal modo non riuscirebbe a capire, a vedere le risorse di cui può servirsi per il proprio lavoro di "miglioramento dell'individuo", di "dar forma" all'individuo. come starete pensando; "ma a noi tutte queste frasi fatte a cosa possono servirci? tutti questi accorgimanti preconfezionati a cosa servono detti così?...
come ho detto all'inizio queste cose le troviamo nei manuali del "perfetto educatore",i quali ci dicono come dovrebbe essere l'educatore secondo le recenti teorie pedagogiche, ma è ovvio che l'educatore, prima che un professionista dell'educazione, è una persona, che nel suo percorso professionale fa degli errori dai quali impara,ma soprattutto alle sue spalle ha una storia, fatta di valori nei quali crede, i quali defiscono molto la professione dell'educatore,e sta proprio a quest'ultimo lavorare su se stesso perchè queste sue credenze non contrastino il suo lavoro di educatore. quando parliamo di lavoro su di se facciamo riferimento alla riflessione che l'educatore ha bisogno di fare su se stesso per imparare a controllare le proprie emozioni negative(lasciarle fuori dall'asilo),i propri sentimenti e ad annullare completamente il proprio giudizio prodotto dalle proprie credenze, queste defiscono molto l'educatore ma bisogna anche sapere quando è giusto farle emergere o meno, perchè quando un genitore ci racconta la propria storia, il proprio foglio, poichè è una risorsa molto importante per il nostro lavoro,noi dobbiamo saper sgomberare la nostra mente da tutto e affrontare la situazione in modo professionale.

Nessun commento: