che cos'è l'infanzia? al giorno d'oggi ci verrebbe facile dire "quel periodo in cui il bambino è curato dai propri genitori oppure quel momento felice della vita in cui tutto è gioco e nuovo",agli occhi di un uomo moderno, dell'Occidente, tali parole possono sembrare scontate, d'altra parte l'uomo medievale si sarebbe stupito di quanta attenzione diamo ai bambini, ma sorattutto della parola che noi usiamo per definirlo: "Infanzia", cosa per lui sconosciuta.
i bambini nella storia sono sempre esistiti, il problema è sempre stato quello di riconoscere che questi esseri deboli e innocenti non nascono già preparati alla vita, non sono maturi senza un periodo di preparazione.
quindi oltre all'adultità, occorreva un periodo evolutivo precedente, preparatorio, esporativo, proprio del bambino, distinto da quello dell'adulto: l'infanzia come la conosciamo oggi.
nel medioevo il bambino appena usciva dalle fascie entrava subito a far parte del mondo degli adulti sia nel lavoro, nei giochi,nei costumi, che nelle usanze come afferma Aries nell'opera "Padri e figli nell'età Medievale e Moderna".
il problema di fondo è sempre stato quello di riconoscere che il bambino era diverso dall'adulto, non era uguale ad esso perciò richiedeva esigenze diverse.
quindi poichè gli adulti ritenevano i bambini al pari loro, non vi era questo bisogno di isolare il tempo infantile, nel quale potesse agire e sentire, non come un adulto in miniatura, bensì come un bambino. ecco perchè, nel Medioevo soprattutto, non ci si occuppa dei bambini e delle loro esistenze,poichè paragonate a quelle adulte. potete stupirvi quindi del fatto che alcuni diritti infantili ritenuti oggi inviolabili e scontati, come l'alimentazione sana, la cura, la scuola e la protezione non siano stati sempre scontati nella storia.
un'infanzia debole, protetta, curata ed educata è dei nostri giorni, grazie alle carte dei diritti umani e dell'infanzia, le quali risvegliano le coscienze e la sensibilità popolare verso questa creatura indifesa.